Rassegna stampa

Le difficoltà di una giovane mamma con genitori e zii anziani da assistere

Leggi lontane dai bisogni reali

Non sempre chi legifera comprende i bisogni reali delle famiglie, spesso abbandonate a sé stesse e alla loro iniziativa. Com’è avvenuto per colf e badanti, che assistono i nostri anziani.Ho 47 anni, sposata e con due figli, di cui uno disabile. Ho due genitori novantenni, e la mamma è affetta da demenza senile. Ho sperimentato sulla mia pelle la difficoltà di trovare una persona fidata per accudirla, lavarla, vestirla, spostarla, imboccarla, alzarla e metterla a letto. Questa donna vive con i miei genitori dal settembre 2007, ha lasciato i suoi figli nell’Europa dell’Est e non può veder crescere i suoi due nipotini. Abbiamo tentato di regolarizzarla con il decreto flussi, ma non ci è pervenuta nessuna risposta. Anche la badante, ogni tanto, ha i suoi acciacchi, soffre di mal di schiena, ma non può andare dal medico. Si fa mandare le medicine dal suo Paese, perché teme di essere denunciata e spedita a casa. Che questa signora, la cui "colpa" è solo quella di accudire degli anziani, possa essere una criminale perché non ha i documenti in regola, mi indigna e mi offende!Ho anche due anziani zii, fratelli di mamma, pure loro vicini ai 90 anni. La zia è affetta da demenza senile. Non hanno figli, e io sono l’unica nipote. Sto passando il tempo a trovare una soluzione anche per loro. Pensavo che la casa di riposo potesse essere la sistemazione migliore. Ho avviato le pratiche per inserirli in graduatoria, ma nulla da fare. Ho provato a chiedere alle case di riposo dei comuni limitrofi, disposta a pagare la retta intera (fra i 2.300 e i 2.800 euro al mese), ma anche lì nulla da fare, per varie ragioni. L’assistente sociale del Comune, come unica risposta, mi ha dato dei numeri di telefono di possibili badanti...Quando una persona si attiva per tamponare le falle dell’amministrazione pubblica, viene frustrato con provvedimenti che trasformano in delinquente chi potrebbe, invece, dare una mano. Perché chi ci governa non fa un bel bagno di vita reale, almeno un mese all’anno? Abbandoni i privilegi e provi a vivere con lo stipendio di un operaio; vada in mezzo al traffico senza scorta e faccia la coda agli uffici postali o al Pronto soccorso. Chi si occupa di sanità, vada a vivere in una famiglia con anziani o disabili e toccherà con mano che significa.Ma, forse, io sto perdendo il mio tempo. Nessuno mi darà mai ascolto. Meglio, allora, che mi dedichi ai miei vecchi zii. Avevano vent’anni quando è scoppiata la guerra, e hanno contribuito a far rinascere quest’Italia, rimboccandosi le maniche. E ora non hanno nemmeno il diritto a trascorrere, con serenità, il tempo che gli resta da vivere.

La ringrazio per la sua attenzione. Nel caso ritenesse di pubblicare questo sfogo, mi dia un nome di fantasia. In fondo, ho confessato di essere "fuorilegge".


Una "fuorilegge"

fonte: da Famiglia Cristiana - 11 ottobre 2009