Le dighe in Italia

Ti dice niente Vajont? 9 ottobre 1963. dal monte Toc, dietro la diga del Vajont, si staccano tutti insieme 260 milioni di metri cubi di roccia. 260 milioni di metri cubi di roccia cascano nel lago dietro alla diga e sollevano un’onda di cinquanta milioni di metri cubi. Di questi cinquanta milioni, solo la metà scavalca la diga: solo 25 milioni ci metri cubi d’acqua…Ma è più che sufficiente spazzare via dalla faccia della terra cinque paesi: Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova, Faé. Duemila morti.
Come si fa a capire un fatto come questo? Capire che peso ha avuto, che peso ha? Dove va a cadere il peso di certi avvenimenti? Che pressione fanno sulla morale delle persone, come incidono sui comportVacis, Il racconto del Vajont, Garzaniti 1999)

amenti di una Comunità, nelle scelte di un popolo? Quale clima raddensano in un paese. ( Marco Paolini – Gabriele

Perché ci occupiamo di dighe.

La lettura e gli incontri con Riccardo Petrella (economista politico), hanno fatto nascere in noi il desiderio di partecipare al suo lavoro.
Come avrà fatto a scrivere i suoi libri? Da dove prende le informazioni? Come gli nascono queste idee, come le mette insieme? Come è possibile che proponga sempre un punto di vista diverso delle cose? Eppure i riferimenti culturali economici sono i nostri, quelli che si sentono nelle scuole e nelle università. ..


Petrella è un vero ricercatore, un ricercatore infaticabile. Non si accontenta del pensiero corrente, ma lo verifica. E non solo: il più delle volte, inizia da solo l’avventura perché è un innamorato delle cose che lo circondano: le persone prima di tutto, l’ambiente in cui vive, il pensiero, la politica …


Così gli abbiamo domandato se potevamo diventare suoi "apprendisti", apprendisti della ricerca.
Ci ha pensato alcuni istanti e ci ha detto "Le dighe… nessuno sa niente sulle dighe; in Italia non esiste una ricerca completa: con le dighe si usa l’acqua per scopi che non sempre sono noti, le leggi non sempre regolano sufficientemente… quand’è che si definisce uno sbarramento, una diga?... cosa ne pensa la gente quando viene a sapere che costruiranno una diga vicino al loro paese? Che esperienza hanno fatto? Cosa ne pensano adesso, quali rischi, quali vantaggi?"
Ci ha contagiati con il suo entusiasmo, così abbiamo pensato di iniziare a lavorare. Dovremo trovare un metodo e poi ricercare anche noi. Ma questo lo decideremo insieme.

Sabato 08 dicembre a Sezano verso le ore 9,00 si incontreranno tutte le persone interessate a sviluppare il tema "le dighe in Italia", un vero e proprio laboratorio di ricerca.

Si tratterà solo di un inizio.
Al primo incontro della Facoltà dell’Acqua (Università del Bene Comune) che si terrà sempre a Sezano a fine aprile 2008,presenteremo il lavoro svolto e ci sarà indicato come proseguire.

info: Alessandro o Paola 045 550012