Foggia: da lunedì i nuovi mezzi per gli ospiti del centro di accoglienza.
Il sindaco: razzismo? Solo un servizio in più
Bus solo per immigrati
Vendola: aboliteli
di Alessandra Mangiarotti
Linee e capolinea separati da quelli dei residenti. L'ira del governatore
MILANO — Da lunedì a Foggia ci saranno due linee bus 24: una riservata ai cittadini, una agli immigrati. Stessa partenza: centro città. Stessa destinazione: Borgo Mezzanone. Ma autobus e fermate completamente diversi, a cominciare dai capolinea: mentre il 24 per residenti collegherà la centrale via Galliani alla borgata, il 24/1 farà la spola tra la stazione e il centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara). La decisione dell'azienda trasporti automobilistici di Foggia (Ataf) di sdoppiare la linea e insieme i capolinea è stata presa dopo alcuni incontri in prefettura e con la benedizione del ministero dell'Interno.
All'origine della scelta: motivazioni di comodità («il centro di accoglienza dista un paio di chilometri dalla borgata») e di sicurezza («tra immigrati e residenti la convivenza è degenerata in risse»). Ma l'associazione delle Comunità straniere in Italia accusa: «L'apartheid non è la soluzione». E il governatore della Puglia Nichi Vendola interviene: «La linea, che ha il sapore della separazione, deve essere abolita al più presto». La sperimentazione della linea 24/1 era partita da alcune settimane, anche se con unico capolinea di partenza. Da lunedì il doppio-servizio entrerà in vigore insieme ai nuovi orari e alle modifiche di percorso. La decisione è stata difesa dal sindaco Orazio Ciliberti (centrosinistra): «Nessuna ragione di razzismo ma l'opportunità di creare un servizio migliore: si evita a ospiti del centro, civili e forze dell'ordine di fare due chilometri in più per raggiungere la fermata di Borgo Mezzanone. Nessuno impedisce agli immigrati di prendere l'altra linea». Ma il primo cittadino non nega che ci siano anche motivi di sicurezza alla base della decisione. Parla di attriti con la popolazione, del ferimento di un autista dei bus. E attacca: «Colpa del campo sovraffollato. Invece dei 200-300 immigrati che potrebbe contenere, ne ospita dagli 800 ai 1000». Immediata la replica del presidente dell'Acis Habib Sgaier: «L'Ataf ha cercato di risolvere il problema di alcuni extracomunitari violenti, se ci sono, in questo modo. Ma questa non è una soluzione. Una delegazione della borgata ci ha contatto per dirci che i residenti non hanno fatto alcuna richiesta».
fonte: "il Corriere della Sera" del 3 aprile 2009