Padova, 12 novembre 2007
COMUNICATO DELLA DIOCESI
Di fronte allo spiacevole episodio della "passeggiata con il maiale al guinzaglio" dove dovrebbe sorgere un luogo di preghiera per i musulmani presenti a Padova, come credenti e come cittadini, ci sentiamo profondamente indignati e offesi.
Nessuna persona, nessun credente può sentirsi autorizzato a denigrare la fede di un’altra persona e di un altro credente. Il rispetto della libertà religiosa rifugge ogni provocazione offensiva nei confronti di luoghi, riti, pratiche inerenti la sensibilità religiosa e i diritti delle persone.
Quanto accaduto lede il senso religioso di ogni credente e manca di rispetto a una delle dimensioni costitutive della vita dell’uomo.
Dai politici e dagli amministratori ci auguriamo gesti concreti per la difesa della persona, la salvaguardia della legalità, nel rispetto dei principi propri della costituzione italiana.
In un momento così delicato per la società italiana, che vede la presenza e la convivenza di nuovi gruppi etnici e religiosi, è importante che sappiamo educarci ai valori più profondi – pace, libertà e dignità della persona – che promuovono accoglienza, rispetto, dialogo, nonché la tutela delle relazioni.
La chiesa locale, consapevole di quanto discernimento, pazienza e fatica comporti l’impegno per una convivenza pacifica e solidale tra persone di diversa provenienza, cultura e religione:
¨ PRENDE LE DISTANZE: da ogni forma di fondamentalismo violento e intollerante; da reazioni emotive fautrici di contrapposizioni tra gruppi;
¨ INTERPELLA le comunità cristiane a promuovere la cultura del dialogo, affinché si sviluppino la comprensione e la fiducia reciproche fra gli individui e fra i popoli, poiché tali sono le condizioni di una pace autentica;
¨ consapevole inoltre della condizione di persecuzione e limitazione di cui soffrono molti credenti nel mondo, CHIEDE ai politici e agli amministratori, l’impegno per la promozione di un clima di solidarietà e di pace tra i vari gruppi a modello di una convivenza tra i popoli per il riconoscimento effettivo della reciprocità nei diritti e nei doveri.
Come comunità cristiana CONTINUIAMO AD OPERARE per una conoscenza e un’educazione esigente e rispettosa verso noi stessi e gli altri, in cui dignità e dialogo, accoglienza e sicurezza, diritti e doveri ne costituiscono i presupposti.
RIBADIAMO perciò il NOSTRO IMPEGNO ad essere luogo di educazione e di esercizio di benevolenza, giustizia e pace.