Rassegna stampa

IL CASO CALDEROLI
La Cei difende l'unità d'Italia "E' un tesoro che appartiene a tutti"

Il presidente cardinal Bagnasco: "Non deve essere bistrattata". Duro editoriale sul sito della fondazione di Luca di Montezemolo: "Contro questa Lega la politica è troppo debole". Urso contro il ministro: "Fini ha posto un problema reale"

ROMA - Ancora polemiche sulle parole di Calderoli e sul suo possibile forfait alle celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia. 1 Prima un duro editoriale sul sito di Italia Futura, 2 la fondazione di Luca di Montezemolo. "E' tempo di archiviare la benevolenza verso la strategia leghista" . Poi una netta presa di posizione del finiano Adolfo Urso. Ed infine il monito del presidente della Cei, il cardinal Angelo Bagnasco: "L'unità d'Italia è tesoro per tutti, non va bistrattata"

Italia Futura. Scrivono Carlo Calenda e Andrea Romano sul sito della fondazione Italia Futura. "È solo l’inaudita debolezza storica della nostra politica, nelle sue classi dirigenti e nella sua capacità di prospettiva, che ha consegnato ad un partito votato da 2.750.000 cittadini (molti dei quali chiedono solo di non vedere i propri soldi inghiottiti da una spesa pubblica sempre più improduttiva) il timone dell’agenda politica e di governo dell’i ntero paese. Gli altri venti milioni e passa di italiani che non hanno votato Lega si trovano di fatto ostaggio di un’organizzazione straordinariamente coesa e lucida nelle sue intenzioni che non trova alcun argine né a destra né a sinistra dello schieramento politico. In un paese normale - scrivono Calenda e Romano - quale l’Italia continua a non essere, le ambizioni della Lega sarebbero state sepolte dal senso di responsabilità di alleati e avversari e le legittime istanze dei suoi elettori avrebbero trovato risposta nell’azione di governo delle altre forze politiche. Non è successo ieri e temiamo che non succederà neanche domani, persino alla vigilia della storica ricorrenza del 150° anniversario dell’unità nazionale".

Finiani contro. Interviene anche il viceministro allo Sviluppo economico, Adolfo Urso. "E' la dimostrazione che Fini ha posto un problema reale, al punto tale che La Russa ha dovuto criticare l'atteggiamento di Calderoli, il quale evidentemente, è andato troppo avanti. Ecco perchè il Pdl deve svolgere un ruolo non di controllo ma di guida". ''La celebrazione in se' ha poco senso. L'anniversario deve essere il momento per approntare le soluzioni, non solo per alzare la bandiera'' aveva detto Calderoli. Affermazioni che alimentano la diffidenza dei finiani verso il Carroccio. "Metteremo la Lega alla prova, su questo non faremo sconti - aggiunge Urso -. Proprio per questo abbiamo chiesto che il Pdl debba essere il partito guida della coalizione, in un'ottica di solidarietà nazionale".

Bondi difende Calderoli. Al fianco di Calderoli si schiera invece senza se e senza ma il ministro della Cultura, Sandro Bondi: "Nessuna dissociazione, ha solo detto che il modo migliore di ricordare l'Unità d'Italia è quello di realizzare il federalismo".

 

tratto da www.repubblica.it del 3 maggio 2010