La Cei contro l'uso elettorale del tema immigrazione
I vescovi italiani auspicano, in una nota, che le prossime elezioni amministrative in Italia «siano un'occasione importante perché i temi della giustizia sociale e dell'integrazione tornino al centro dei programmi e delle politiche locali, evitando che la tematica dell'immigrazione sia usata pregiudizialmente e ideologicamente per scopi elettorali».
La conferenza episcopale ribadisce anche che è «inappropriata e falsa ogni criminalizzazione pregiudiziale degli immigrati».
Il comunicato dei vescovi, firmato dalla Commissione Episcopale per le Migrazioni (Cemi) e dalla Fondazione Migrantes è stato pubblicato oggi dall'Osservatore Romano sotto il titolo «L'integrazione torni al centro delle politiche locali». Nella nota, gli organismi della Cei esortano altresì ad «un impegno educativo e sociale del mondo del laicato cattolico, perché anche il tema dell'immigrazione sia al centro dell'interesse comune e della vita delle nostre città».
Continuano poi le scintille sul tema del rapporto tra immigrazione e criminalità: la Cemi e la Fondazione Migrantes ribadiscono quanto già evidenziato dal segretario della Cei, mons. Mariano Crociata, sul fatto che non esiste alcuna coincidenza tra immigrazione e criminalità e, «pertanto, risulta impropria e falsa ogni criminalizzazione pregiudiziale degli immigrati». Inoltre, si osserva ancora nel comunicato, dall'apposito capitolo del Dossier Caritas-Migrantes del 2009 (estrapolando le denunce presentate contro autori noti ed equiparando le classi di età tra italiani e il numero effettivo di immigrati) si evince un uguale tasso di criminalità tra italiani e stranieri residenti.
fonte: http://www.ilsole24ore.it - 18.02.2010