Rassegna Stampa

tratto da Agenzia Misna, www.misna.org, 28/1/2009

ZIMBABWE

I VESCOVI DELL'AFRICA AUSTRALE INVITANO MUGABE A DIMETTERSI

I vescovi della Conferenza episcopale cattolica dell'Africa australe hanno chiesto a Robert Mugabe di dimettersi dalla Presidenza dello Zimbabwe. Lo hanno fatto ieri affermando che la sua continua presenza al potere è un atto illegittimo che sta causando un genocidio. La dichiarazione è stata rilasciata dall'arcivescovo Buti Tlhagale di Johannesburg. "Noi, i vescovi dell'Africa australe chiediamo a Mugabe di lasciare il potere immediatamente", ha detto l'arcivescovo parlando a nome di tutti i vescovi cattolici di Sudafrica, Botswana, Lesotho e Swaziland, in questi giorni a Pretoria per un incontro della Conferenza episcopale. I vescovi chiedono a governi e istituzioni regionali di tagliare tutti i contatti con Mugabe. "Se questo non avverrà, i capi di governo della Southern African Development Community (Comunità per lo sviluppo dell'Africa Australe, gruppo regionale che riunisce i governi di Angola, Botswana, Repubblica Democratica del Congo, Lesotho, Madagascar, Malawi, Mauritius, Mozambico, Namibia, Seychelles, Sudafrica, Swaziland, Tanzania, Zambia e Zimbabwe, ndr) saranno complici nell'aver creato una situazione che sta portando il paese alla fame, alla malattia, allo sfaldamento della società e alla morte dei cittadini", continuano i vescovi. Questa è la dichiarazione più forte sinora rilasciata dai vescovi a riguardo della situazione in Zimbabwe. Il Cardinal Napier, portavoce della conferenza, aveva già chiesto ai governi locali, specialmente a quello del Sudafrica, di tagliare tutte le forme di sostegno morale e materiale con il governo di Harare. "Anche se a suo tempo ha contribuito a 'liberare' il suo paese, oggi Mugabe deve essere forzato a ritirarsi. Una soluzione alla crisi dello Zimbabwe non può essere trovata finché rimarrà al potere", disse il cardinale il 18 dicembre scorso in qualità di portavoce della Conferenza episcopale dell'Africa australe. I vescovi hanno ribadito che il governo di Mugabe è illegittimo e che si deve dare spazio ad un governo di unità nazionale ad interim che permetta al più presto lo svolgersi di elezioni libere sostenute e validate dalla comunità internazionale.