...vicini alle sorelle ai fratelli di Locri e della Calabria.
Un popolo che sa trasformare il lamento in danza, la tristezza in "fuoco della festa" che non irrompe mai nella solitudine, ma solo dove si gode la compagnia degli amici.
In questa prospettiva l'evento del trasferimento di mons. Giancarlo Bregantini da Locri a Campobasso ha stimolato una riflessione del Consiglio Nazionale di Pax Christi sulla situazione civile ed ecclesiale dell'intera Calabria, sul "bene comune", una valore di riferimento per ogni affermazione etica del magistero sociale della chiesa, preso in cosiderazione anche di fronte al senso di questo trasferimento.
A quale "bene comune" è servito in questo momento che la Calabria e la Locride vivono? Quale segno dei tempi, in senso civile ed ecclsiale, rappresenta?
Esprimendo una profonda gratitudine a mons. Bregantini per tutta la forza dei segni evangelici posti in tutto il suo servizio episcopale a Locri, il Consiglio Nazionale di Pax Christi ha espresso con vigore la volontà di attuare forme di particolare vicinanza al popolo, ai gruppi, alle cooperative alle associaioni che nella Locride in questi ultimi anni hanno costituito una vera geografia della speranza.
"Nel mondo la verità è debole. Basta una piccolezza per oscurarla. Il più stupido degli uomini può ferirla. Ma arriva sempre l'ora che le cose cambiano. Allora Dio fa sì che lo verità acquisti tanta potenza quanto essa è vera, e questo sarà il Giudizio". (R. Guardini, Le virtù)